Israel: fine della speranza? affronta il problema del rapporto fra israeliani e palestinesi guardandolo dal punto di vista della prospettiva escatologica ebraica.
E’ uno spaccato crudele della realtà sociale israeliana nelle cui contraddizioni, forse, stanno le ragioni del fallimento della speranza ebraica di costruire una società umana pacifica e serena.
In questo quadro, la pretesa della collettività ebraica mondiale di giustificare qualsiasi iniziativa e “azione” israeliana nel nome di una riparazione eternamente dovuta per gli eccidi della Shoah, non favorisce la soluzione di un problema la cui prima vittima sono i valori dell’ Ebraismo.
Questi valori non possono essere difesi accusando tutti di “antisemitismo”: è un termine che oggi può essere usato solo da chi non ne conosce il significato o da chi vuole evitare un dialogo razionalmente corretto.
L’ autore, formatosi culturalmente ad Ivrea alla scuola di Adriano Olivetti e informato di quei principi di “comunità” olivettiana che avevano la loro radice nella cultura ebraica, guarda a questa con rispetto e non dà risposte, ma pone i dubbi che nascono dalle analisi di una sofferta tragedia umana.